Il settore tech si trova in un periodo molto complesso e la questione Samsung non è da meno, dopo le notizie trapelate nelle ultime settimane e le conferme anche in via ufficiale che fanno tremare tutti.
Una questione delicata che mette in luce non solo tutte le problematiche determinatesi con la pandemia e poi con l’inflazione, la guerra, il caro prezzi ma anche con un deficit che sembra colpire sia in via diretta che indiretta le aziende.
Pezzi che mancano per la produzione, vendite che non decollano, licenziamenti sono solo la punta dell’iceberg di quello che sta avvenendo che non lascia ben sperare per il futuro.
Samsung: l’annuncio fa tremare tutti
La crisi di Samsung era stata annunciata, non che navighi da solo in queste acque, il colosso si trova con altri big di settore come Apple a dover fare i conti con una vendita che si è contratta pesantemente.
I profitti rivelati sono i più bassi mai registrati negli ultimi 8 anni e le previsioni per il 2023 non sono delle migliori. Non si andrebbe oltre i 450 milioni di dollari, queste cifre sono importanti perché per l’azienda non è una semplice crisi, è una perdita di 8 miliardi di profitti rispetto all’anno precedente, un valore del 96% in meno.
Gli analisti avevano già preannunciato un calo ma nessuno poteva immaginare qualcosa di una simile entità, l’attesa era per 1.2 miliardi di utili, invece la situazione è violenta, imprevedibile e in picchiata. Praticamente, in termini di fatturato, è come se Samsung avesse fatto un balzo indietro di 14 anni.
Il problema maggiore è derivato proprio dalla mancanza di componenti elettronici, questo avrebbe spinto Samsung a ridurre la produzione. Senza chip di memoria, problema comune anche agli altri, molti hanno dovuto fronteggiare questo calo e l’impossibilità di mantenere i ritmi soliti. Samsung ha confermato la tendenza, spiegando che sicuramente continuerà ad investire per mantenere alto il settore e anche la sua posizione nello stesso. Ovviamente la partita è ancora aperta ma gli utenti sono molto preoccupati al riguardo perché anche Apple ha previsto, in caso di vendite ancora in calo, la possibilità di “concentrarsi” maggiormente sui servizi.
Queste notizie non sono affatto positive perché sono il segno di un mercato che non riesce più a decollare, che deve fare i conti con la crisi. Non solo non si produce più come prima ma non si vende nemmeno e ciò potrebbe segnare un punto di non ritorno.