Tecnologia: il robot “improbabile” che ha battuto la più famosa università del mondo

Messicani e senza documenti, la storia di un gruppo di adolescenti che da sfortunati immigranti, hanno avuto la possibilità di sfidare la famosa MIT, commuovendo il web, costruendo un robot con bassissimo budget.

Essere giovani immigranti messicani negli Stati Uniti non è facile. Se si è senza documenti, entrati nel paese non regolarmente, lo è ancora meno. Non risalgono a molto tempo fa le immagini migranti bloccati ai confini durante il mandato di Donald Trump.

Robot tecnologico costruito con scarti da poveri ragazzi immigrati
Filo spinato, simbolo di delimitazione delle frontiere – Foto da Pexels di Neosiam

Scene di persone che cercano disperatamente una vita migliore, e di uno stato che cerca di difendere le proprie frontiere provando anche a limitare i danni della migrazione clandestina, come il traffico degli esseri umani ed i pagamenti illegali.

Non è quindi stato semplice per 4 ragazzi del liceo Carl Hayden di Phoenix, Arizona, abbattere i pregiudizi sul loro stato sociale, considerati negli USA degli “underdogs” cioè degli “svantaggiati”, e dimostrare il loro talento,  venendo da un quartiere povero e senza documenti. Ma, grazie agli insegnanti che hanno creduto in loro, Oscar, Cristian, Luis, e Lorenzo, sono riusciti ad arrivare alla “Marine Advanced Technology Education Robotics Competition” dell’Università della California, con un colpo di scena inaspettato.

Il robot creato con scarti e rifiuti da 4 teenagers che vince la competizione

La storia risale al 2004, anno in cui i 4 giovani riescono a raccogliere una cifra intorno agli 800$ e a costruire un robot subacqueo, con degli scarti di ogni genere, addirittura utilizzando assorbenti interni per fermare delle fuoriuscite e tappare fessure, chiamandolo simpaticamente “Stinky”. Riescono a battere anche il gruppo di studenti (che ha un budget per il progetto di oltre 10.000$) dell’MIT “Massachussets Institute of Technology” una tra le più importanti università di ricerca di tutto il mondo, che vanta tra i suoi laureati innumerevoli menti brillanti, tra cui Richard Feynman, uno dei fisici più importanti al mondo, che collaborò per realizzare la bomba atomica, prima della Germania ai tempi del nazismo.

Ragazzi messicani immigrati costruiscono robot il libro
Spare Parts, il libro di Joshua Davis che racconta la storia – foto da Facebook

Contro ogni aspettativa, i liceali vincono il contest, e riescono a dare una svolta alla propria vita da immigrati, grazie anche ai lettori di WIRED che raccolgono oltre 90.000$ per una borsa di studio. La storia viene raccontata nel libro di Joshua Davis “Spare Parts”, nell’omonimo film interpretato da Alexa PenaVega, Marisa Tomei e Jamie Lee Curtis e nel documentario “Underwater Dreams”.

Martin Luther King una volta disse “Può darsi che non siate responsabili della situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla. Non c’è dubbio che possiamo tutti imparare da Oscar, Cristian, Luis, e Lorenzo. Ragazzi dalle umili origini, con condizioni sfavorevoli, che si sono battuti per cambiare la loro situazione.

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