Colloquio di lavoro, come prepararsi al meglio e venire assunti

Affrontare un colloquio di lavoro non è mai facile, sia per coloro che tendenzialmente sono più ansiosi ma anche per chi vuole fare carriera. Ci sono tecniche apposite per prepararsi al meglio ed avere la certezza di essere assunti.

Non c’è una seconda occasione per fare una buona prima impressione, per quanto questo causi un’ansia generalizzata in termini di prestazioni, è realtà. In un colloquio di lavoro non si ha la possibilità di mostrare le proprie conoscenze, di farsi conoscere, bisogna dare tutto subito quindi impressionare la persona che si ha di fronte.

Colloquio lavoro
Colloquio lavoro, come dare il meglio (androidking)

Per farlo al meglio, senza sembrare forzati o straniti dalla situazione, è importante lavorare su alcune qualità e anche su dettagli che possono fare la differenza, soprattutto quando ci sono molti candidati.

Colloquio di lavoro: come prepararsi al meglio

Conoscenza e preparazione sono tutto perché l’obiettivo non è vendere “fumo” ad un colloquio ma riuscire a mostrate anche in un tempo ridotto la propria preparazione.  Fare una ricerca online per dare un’occhiata alle domande di lavoro più frequenti è abbastanza comune ma non ci sono regole. Tutto dipende dal tipo di lavoro, dall’azienda, dalle circostanze e quindi pensare di avere uno standard è impossibile.

Colloquio
Colloquio di lavoro impeccabile (androidking)

La prima cosa su cui lavorare è l’autopresentazione, quando vengono richiesti pregi e difetti della persona. Va bene essere sinceri ma anche dare il giusto peso alle cose e quindi presentarle al meglio. Inutile dire di avere solo pregi, i difetti possono anche essere un vanto talvolta. Quindi tipicamente vengono richiesti tre pregi e tre difetti al candidato, avere un’idea e anche un’articolazione di questo elemento è molto importante.

Per ognuno risulta fondamentale saper dare il meglio quindi mostrare i propri punti di forza e puntare solo su quelli. Non è importante provare ad essere diversi, si rischia di fare peggio. Imparare a valorizzare la propria persona e le proprie capacità, costruisce una vera e propria risorsa. Per quanto riguarda la storia lavorativa è importante essere chiari sulle proprie esperienze, non inventare perché sarebbe inutile né tanto meno dichiarare dettagli non necessari. Va bene dare informazioni ma elementi aggiuntivi se richiesti non sono appropriati.

Uno dei quesiti maggiori posti nel colloquio è la domanda perché scegliere proprio te, quindi il modo migliore per rispondere è riassumere il valore aggiunto, la differenza, il beneficio immediato: problem solving, esperto in una data materia, approccio flessibile. Va bene fare presente la propria motivazione per quel lavoro, la dedizione, ma anche stabilire un feeling con la persona dall’altra parte perché solo in questo modo si può generare una connessione. La professionalità va bene ma va sempre considerato che ci sono persone che si interfacciano a noi, quindi con sentimenti, capacità di scelta ma anche in grado di provare più o meno empatia con alcune persone. Puntare su questi strumenti aiuta sempre ad uscire vittoriosi da un colloquio di lavoro, valorizzando la propria persona e le proprie capacità senza per questo dover vendere altro.

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