Sveglia al mattino, ritardarla ti provoca gravi danni: lo studio

Se siete tra coloro che al mattino scelgono di ritardarla state commettendo un errore: perché fare attenzione alla sveglia, cosa sapere

A tutti piace restarsene a letto qualche minuto extra, soprattutto quando siamo consapevoli che ci aspetta una lunga e faticosa giornata. C’è chi, appena suona la sveglia, ha bisogno solo di pochi istanti per alzarsi e carburare e chi, invece, sceglie di ritardarla per assopirsi ancora un po’. Quest’ultimo comportamento, però, sarebbe sbagliato: andiamo a scoprire perché.

ritardare sveglia
errore ritardare sveglia androidking.it (credits pixabay)

Se anche voi siete tra coloro che hanno per abitudine quella di staccare la sveglia e riprogrammarla dopo una decina di minuti, anche un quarto d’ora, c’è qualcosa che dovete sapere. A quanto pare si tratta di un errore di cui spesso paghiamo le conseguenze e che ci farà sentire molto più stanchi e storditi per il resto della giornata. La motivazione alla base sarebbe scientifica, scopriamo di che si tratta.

Sveglia, perché ritardarla è un errore: cosa devi sapere

errore ritardare sveglia
Ritardare sveglia: è un errore androidking.it (credits pixabay)

Alcuni non riescono a spiegarselo. Pur essendo rimasti a letto a dormire per dieci minuti extra, la sensazione al momento di alzarsi è quella di un forte stordimento. Potremmo far fatica a tenere gli occhi aperti, a concentrarci, a carburare e metterci in modo.

Ma com’è possibile se abbiamo riposato un po’ di più rispetto a quanto facciamo di solito, avendo spostato di qualche minuto la sveglia? Ebbene, a quanto pare tutto si ricollegherebbe alle fasi del sonno che seguono uno schema ben preciso e che con questa abitudine sbagliata noi andremmo ad alterare.

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Cerchiamo di spiegarlo in termini semplici. Il ciclo del sonno si compone di vari step. Prima di tutto c’è il sonno leggero, quando scivoliamo nelle braccia di Morfeo. A questo segue il il sonno profondo, ovvero la fase nella quale il nostro cervello “ricarica le pile”, si riposa. Segue la fase REM, dove l’attività cerebrale aumenta, che è anche quella collegata ai sogni. Nel corso di una notte intera, questi ciclo si sussegue diverse volte.

Ebbene, quando ci svegliamo al mattino, andando a dormire ad un’ora adeguata, al suono della sveglia dovremmo trovarci proprio in quest’ultimo step. Se, però, andiamo a riaddormentarci, il ciclo di sonno riprende dall’inizio. Ciò significa che, quando dieci minuti, un quarto d’ora dopo, la sveglia suonerà, lo interromperemo bruscamente. E così ci potremmo sentirci stanchi e confusi per il resto della giornata.

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