Il tuo animale riesce a diagnosticare il Covid, lo studio lo conferma

Gli animali sono esseri straordinari ma adesso hanno anche un elemento in più. La scienza conferma che sono in grado di diagnosticare il Covid negli umani, senza test e senza difficoltà.

Non è la prima volta che la medicina si avvale dell’aiuto degli amici pelosi per identificare patologie in anticipo ed effettivamente anche in questo caso è stato possibile determinare il beneficio dei cani in questa diagnosi precoce.

Animali malattie
Cani annusano Covid (androidking)

Lo studio potrebbe rivelarsi fondamentale non solo per applicazioni ad ampio spettro ma anche per quanto riguarda diagnosi applicate a livello scientifico che rivelerebbero immediatamente la positività o meno delle persone esaminate.

Gli animali sono in grado di diagnosticare il Covid in pochi attimi

Per un test Covid occorrono circa 15 minuti per il responso e una lieve invasività che per molti, soprattutto i bambini, non è il massimo. Nel tempo sono nati strumenti alternativi come quello a saliva anche se poi non si è mai concretizzato un uso a largo spettro.

Cani malattie
Animali in grado di diagnosticare malattie (androidking)

Adesso invece la svolta arriva dall’olfatto dei cani che si rivelano efficaci nel 90% dei casi per diagnosticare la presenza del virus negli umani. La cosa sorprendente è che agli animali basta solo annusare le caviglie per determinare la presenza o meno del Covid.

La ricerca è stata effettuata in California su 1558 studenti con un risultato eccellente. Il dipartimento di salute pubblica dello Stato ha messo in piedi questo esperimento con l’aiuto dei cani dell’Early Alert Canine. Le analisi con tutti i dati sono state pubblicate ufficialmente su JAMA Pediatrics. In 383 ragazzi è stato diagnosticato il virus, l’errore era relativo solo a 18 persone che non sono state identificate come positive ma lo erano. Tutti gli altri, come rivelato dalle indagini mediche, erano negativi come determinato dagli animali. I ragazzi erano tutti di spalle, a distanza di metri. I cani annusavano le caviglie per poi sedersi di fronte ai soggetti che ritenevano malati.

Anche se al momento la situazione pandemica è ormai gestita e l’allarme è rientrato, questo esperimento si rivela ancora utile e soprattutto importante per sviluppi futuri che possono anche prescindere dal Covid stesso. L’olfatto degli animali e in particolare dei cani si rivela così acuto da essere in grado di comprendere se una persona è infetta o meno per delle variazioni nel solo odore che sono distinguibili nettamente.

I cani sono anche in grado di fiutare ipoglicemia e diabete, possono comprendere variazioni nel sangue prima che diventino critiche, sono stati impiegati anche per percepire altre malattie gravi come i tumori solo basandosi sull’olfatto. Questo non solo apre le porte a ricerche future ma lascia ben sperare su diagnosi precoci e non invasive.

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