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I possessori di queste auto elettriche corrono un grave rischio: pericolosa vulnerabilità

Published by
Giuseppe Franza

Le auto elettriche sono iperconnesse e ricche di interfacce di gestione hi-tech che spesso rivelano pericolose vulnerabilità per gli automobilisti.

Le application programming interface (API) sono strumenti essenziali nelle auto elettriche. Nei giorni scorsi si è però capito che molte API sono vulnerabili ad attacchi hacker.

Auto elettriche (Fonte: Pixabay)

Il problema riguarda molte case automobilistiche. Sono a rischio dati personali e quindi contenuti delicati relativi alla privacy dei possessori di auto. Ma qual è la pericolosa vulnerabilità che minaccia gli automobilisti di auto elettriche?

Le vulnerabilità delle API appena isolate consentirebbero a un qualsiasi hacker di portare a termine varie attività dannose. Per esempio? Sbloccare e avviare un’auto elettrica per rubarla o per creare disagi all’automobilista. Tracciare i percorsi delle vetture. Carpire informazioni personali dei piloti. E sono quasi venti le case automobilistiche coinvolte.

I nomi sono famosissimi. C’è la Ferrari, la BMW, la Rolls Royce… E ancora: Mercedes-Benz, Porsche, Jaguar, Land Rover, Ford, KIA, Honda, Infiniti, Nissan, Acura, Hyundai, Toyota e Genesis. Tutti questi marchi sono stati colpiti da problemi di sicurezza connessi alla vulnerabilità delle API utilizzate per i loro servizi.

Pericoli per i possessori di queste auto elettriche

Falle API (Fonte: Pixabay)

Alcuni ricercatori, guidati dal professor Sam Curry, hanno scoperto gravi falle di sicurezza nelle API delle auto elettriche prodotte da vari marchi. Le vulnerabilità sono simili ed espongono i possessori di auto elettriche a enormi pericoli, e non solo per la privacy.

Le case automobilistiche sono già corse ai ripari. Dunque gli hacker non possono più sfruttare le falle nelle API. Tuttavia potrebbero esserci altri bug o altre vulnerabilità non ancora riconosciute.

Per la Kia, la Honda, la Acura, la Infiniti e la Nissan gli hacker hanno potuto senza impedimenti bloccare o sbloccare le auto a distanza utilizzando semplicemente il numero di identificazione del veicolo (VIN). Potevano anche individuare la loro posizione, far lampeggiare i fari e suonare i clacson. In più potevano spiare negli account e rubare dati personali. Per esempio nome, numero di telefono, indirizzo e-mail…

Con le elettriche della Mercedes-Benz gli hacker potevano avere accesso a centinaia di app interne tramite una configurazione SSO (Single Sign-On). Le Hyundai e le Genesis rivelavano vulnerabilità nella gestione dell’intero veicolo, per la posizione e il controllo dell’accensione.

Per Rolls Royce e BMW le vulnerabilità SSO hanno permesso di ottenere la documentazione di vendita per in base al numero VIN.

LEGGI ANCHE: Auto e moto elettriche, ritorno dell’ecobonus: dettagli e requisiti

Con la Ferrari sarebbe stata possibile l’acquisizione di qualsiasi account cliente.

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