Waze Carpool, addio al servizio | Brutte notizie per gli amanti del navigatore più smart

Grazie agli utenti, Waze è in grado di fornire aggiornamenti sul traffico o altri avvenimenti in tempo reale. Ora la fine di tutto

Da sempre è l’anti Google Maps. In tanti, infatti, hanno sempre preferito come navigatore Waze rispetto all’applicazione fornita dal colosso di internet. Molti ne hanno apprezzato l’interfaccia e la facilità di funzionamento. E, ovviamente, l’accuratezza. Oggi, però, per tutti gli amanti di Waze, arriva una brutta notizia.

Waze è un’applicazione mobile gratuita di navigazione stradale per dispositivi mobili basata sul concetto di crowdsourcing sviluppata dalla start-up israeliana Waze Mobile. Acquistata da Google l’11 giugno 2013, attualmente è disponibile per le piattaforme iOS e Android, mentre le versioni per BlackBerry, Windows Phone 8, Symbian e Windows Mobile non sono più supportate.

Grazie agli utenti, Waze è in grado di fornire aggiornamenti sul traffico o altri avvenimenti in tempo reale. Inoltre impara dai tempi di guida e può calcolare un ETA realistico in base ai dati di tutti i guidatori che usano l’applicazione.  Ciò permette alla comunità di Waze di segnalare errori di navigazione, mappatura e incidenti stradali semplicemente eseguendo l’applicazione durante la guida. Una segnalazione effettuata su un client viene subito replicata su tutti gli altri. Per queste istanze Waze si basa su un sistema di feedback che consente di indicare agli altri utenti di passaggio se un’informazione è reale o falsa.

Pensate che già dieci anni, fa, a dicembre 2012 risultava utilizzata da più di 34 milioni di utenti in tutto il mondo.  Ad aprile 2014 l’applicazione supera i 50 milioni di utenti, con circa 800.000 iscritti solo in Italia.

La fine di Waze

Insomma, un servizio fondamentale per i nostri viaggi. Ma oggi, una delle funzioni più apprezzate dagli utenti cessa di esistere. Una vera e propria mazzata. Waze cessa uno dei servizi più apprezzati dai milioni di utenti.

L’applicazione, infatti, non garantirà più il Waze Carpool, applicazione esterna che funziona un po’ come Blabla Car, dando la possibilità ad utenti comuni di condividere la propria auto per determinati tratti e risparmiare sul prezzo della benzina. Ebbene, questa possibilità non sarà più prevista.

Si tratta di una vera e propria filosofia dell’azienda, che ha sempre sottolineato di non voler incentrare il proprio business su servizi offerti, per esempio, da Uber e Lyft. La logica era, invece quella di fornire un’alternativa ecologica agli utenti che usano l’app.

Quindi, dove il servizio era attivo, in Brasile, in Israele e negli Stati Uniti, non sarà più possibile utilizzare Waze Carpool.