I dipinti di Leonardo da Vinci ancora oggi attirano migliaia di appassionati, soprattutto per i vari misteri celati dietro ogni pennellata. Recentemente è stato svelato un altro segreto della pittura leonardesca.
Leonardo da Vinci è indubbiamente l’artista può completo e poliedrico della storia dell’arte. Ha ispirato milioni di giovani pittori, ingegneri e architetti nel corso dei secoli. Leonardo, che è nato nel 1452 a Vinci, fin da piccolo emanava genialità e grandissima passione verso la pittura, l’ingegneria e su tutto ciò che lo circondava. Sarebbe stato incredibile poter parlare e discutere con una persona così colta e curiosa come lui, su argomenti che spaziavano dall’arte all’Universo, dalla meccanica alla medicina o dall’anatomia al volo umano. Nonostante i suoi numerosi studi e le incredibili invenzioni, è riuscito a dedicare una buona parte della sua vita anche alla realizzazione di meravigliosi dipinti. E non solo: le sue opere d’arte hanno lasciato persino un grande insegnamento per tutti i pittori nati dopo di lui, come ad esempio la famosa “prospettiva aerea”. Quest’ultima è la tecnica per creare la profondità in un paesaggio dipinto. In altre parole, Leonardo è stato il primo a dipingere l’aria, proprio per conferire profondità alle sue opere. Dietro ogni dipinto di Leonardo da Vinci non si celano solo questi insegnamenti, ma anche numerosi segreti che vengono svelati nel corso dei secoli.
Ecco l’ultimo mistero nascosto nelle opere del grande artista fiorentino, recentemente svelato e mostrato al mondo. Nessuno fino ad oggi avrebbe mai immaginato che potessero essere presenti questi segreti.
L’ingrediente segreto di Leonardo
C’è un ingrediente speciale che Leonardo usava quando dipingeva, ed è stato scovato proprio studiando le sue opere. Tuttavia, il maestro di Vinci non era l’unico ad utilizzarlo, poiché lo adoperavano anche altri grandi maestri, come ad esempio Sandro Botticelli e Rembrandt. La scoperta arriva da uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Communications, sulla quale i ricercatori hanno affermato che i grandi maestri del Rinascimento e del Barocco, avevano l’abitudine di utilizzare il tuorlo d’uovo durante la preparazione della pittura. L’autrice della ricerca, Ophélie Ranquet del Karlsruhe Institute of Technology in Germania, ha affermato che anche una piccola quantità di tuorlo d’uovo era sufficiente per aumentare la longevità delle opere. In realtà, questa scoperta non è del tutto nuova, poiché la presenza di questo ingrediente era già nota. Infatti, da tempo si pensava che fosse stato utilizzato in modo accidentale dagli artisti del Rinascimento e del Barocco.
Oggi, invece, la grande notizia è che i grandi maestri utilizzavano il tuorlo d’uovo volontariamente, e non in modo accidentale. Quindi, mentre dipingevano sapevano benissimo che con quel ingrediente allungavano la vita delle proprie opere e le proteggevano anche dall’umidità. Questo studio è stato confermato anche da Maria Perla Colombini, una professoressa di chimica analitica dell’Università di Pisa, la quale ha detto che queste ricerche non sono utili solo per il restauro e per la conservazione delle opere, ma aiutano anche a capire come dipingevano i grandi maestri del passato.