Le dichiarazioni della celebre azienda hanno scioccato milioni di utenti. Ma l’app funzionerà solo ed esclusivamente a pagamento?
Non è un gran momento per le aziende social, soprattutto per Meta, che fino ad un anno fa era conosciuta con il nome di Facebook. Infatti quest’ultima starebbe soffrendo a causa di un rallentamento del business pubblicitario, una parte essenziale della piattaforma. Per non parlare delle ingenti somme spese per la creazione del mondo virtuale, uno dei grandi progetti di Zuckerberg.
Tutto questo ha portato l’azienda a cercare nuove idee per ottenere entrate extra. Ed è proprio questo che ha spinto Meta a pensare alla realizzazione di particolari funzionalità, che possono però essere usufruite solo ed esclusivamente tramite abbonamento. Queste funzioni ovviamente saranno presenti su tutte le piattaforme dell’azienda, quindi WhatsApp, Instagram e Facebook.
I social a pagamento
L’azienda ha da tempo creato una divisione incaricata di trovare e creare delle funzioni che costringano l’utente a pagare un abbonamento. C’è da sottolineare però che queste nuove funzionalità a pagamento sono in netto contrasto con la policy di Meta, che aveva mantenuto liberamente accessibili le sue piattaforme social, fin dalla loro nascita. Infatti, come ben sappiamo, una gran parte del business include la vendita dei dati degli utenti.
Tempo fa, aveva persino annullato i piani della precedente gestione di WhatsApp di iniziare a chiedere agli utenti un piccolo pagamento annuale per continuare a usare l’app. L’azienda invece ha dichiarato che la creazione di modalità a pagamento non sono in contrasto con le sue politiche, basate in gran parte sugli annunci pubblicitari, che rappresentano la quasi totalità dei profitti di Meta.
John Hegeman, vicepresidente di Meta per la monetizzazione, ha dichiarato: “Penso che vediamo l’opportunità di creare nuovi tipi di prodotti, funzionalità ed esperienze per cui le persone sarebbero disposte a pagare e che sarebbero entusiaste di pagare”.
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In poche parole, l’azienda ha l’obiettivo di migliorare le sue entrate, riuscendo a recuperare in parte le mancate entrate derivanti dalla pubblicità e i fondi spesi per la creazione del mondo virtuale, almeno fino a quando quest’ultimo non raggiungerà l’apice.
Infatti secondo lo stesso Zuckerberg, tra alcuni anni il mondo virtuale costituirà la principale fonte di business per l’azienda. Nel frattempo però Meta deve capire come trattenere i profitti, poiché il denaro speso per la costruzione del metaverso proviene direttamente dai social network dell’azienda. Negli ultimi mesi, la divisione Virtual Reality dell’azienda ha registrato perdite di miliardi di euro.