Sfruttare la linea Wi-Fi del vicino: quando è reato e quando non lo è

A quanti di noi è capitato di averne bisogno: usare il Wi-Fi de vicino è reato? Andiamo a scoprire i dettagli di un dubbio molto comune

Il Wi-Fi ha radicalmente cambiato il nostro approccio ad Internet. Nella comodità delle nostre case abbiamo un accesso praticamente illimitato a ogni genere di contenuto. Qualcuno, però, si pone una domanda precisa: utilizzare quello del vicino è un reato? Cosa c’è da sapere, vediamolo nel dettaglio.

Wi-fi vicino usare
Wi-fi usare quello del vicino androidking.it (credits pixabay)

Alcuni locali, oggi, attirano i clienti proprio grazie al Wi-Fi. Quante volte ci è successo di vedere affisso un cartello in un bar, un ristorante, un ufficio, con la scritta: “Wi-Fi free”? Questo perché Internet, oggi, è indispensabile e cerchiamo di avervi accesso ovunque e in ogni memento.

Spesso è collegato alla linea telefonica e i clienti hanno modo di beneficiare di offerte e pacchetti tutto incluso. A tutti, però, sarà capitato di avere qualche problema di connessione o di trovarsi sprovvisti del Wi-Fi a casa e di chiedersi: posso usare quello del vicino? Cosa c’è da sapere.

Usare il Wi-Fi del vicino è reato? Quello che devi sapere

usare Wi-Fi vicino
usare Wi-Fi vicino androidking.it (Credits pixabay)

Andiamo con ordine. Quando proviamo a connettere uno dei nostri dispositivi alla rete Wi-Fi ci accorgiamo che ne recepiamo diverse. Questo perché il segnale capta non solo la nostra rete ma anche quelle dei vicini. E, a volte, ci siamo chiesti se sfruttare questa cosa sia legale o meno.

Senza voler entrare nello specifico della Costituzione e dei suoi articoli, possiamo fare una distinzione semplice che può darci una mano a rispondere alla nostra domanda. Vediamo allora come comportarci per evitare problemi di ogni genere.

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A quanto pare, se la rete Wi-Fi del nostro vicino non è dotata di una password di protezione ed è dunque “aperta”, sfruttarla non è un reato. Certo, si tratta comunque di un gesto poco rispettoso e di dubbia morale, a meno che non abbiamo prima chiesto il permesso a chi paga l’utenza, ma penalmente non sarebbe perseguibile.

Al contrario, se la rete ha una password, la storia cambia. In questo caso, anche se riusciamo ad “indovinarla” o scoprirla, non dovremmo assolutamente servircene. In questo caso, infatti, stiamo commettendo un reato. E no, questo non vale solo se sfruttiamo il Wi-Fi per ore, giorni o settimane. Commettiamo un atto illecito nel momento stesso in cui “violiamo” la rete, accedendovi, seppur tramite password.

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