In seguito al tanto discusso acquisto di Twitter, Elon Musk è stato costretto a vendere il suo “gioiello” per poter far fronte a un buco da 4 milioni di dollari.
La situazione si fa sempre più tosta per Elon Musk, recentemente salito al primo posto della classifica dei più ricchi al mondo. L’imprenditore di origine sudafricana ha concluso il tanto discusso acquisto di Twitter lo scorso 1 novembre.
Si tratta dell’ultimo affare concluso dal CEO di Tesla che, a partire dagli anni novanta, si è fatto strada con una vittoria dopo l’altra. Dalla fondazione di Zip2 – poi diventata X.com e successivamente trasformata in PayPal – alla nascita di SpaceX.
Musk e l’acquisto di Twitter
Già dallo scorso aprile Musk era diventato l’azionista principale di Twitter. L’imprenditore aveva espresso la sua intenzione di acquistare la piattaforma, sollevando non poche polemiche. Dopo aver avviato le procedure per definire un accordo, però, si era ritirato lamentandosi dell’eccessivo numero di bot presenti nel social network.
A detta di Musk, gli account falsi su Twitter erano troppi. Ma qualche mese più tardi l’imprenditore ha mostrato nuovamente il suo interesse verso la piattaforma. Così lo scorso 28 ottobre l’accordo è stato portato a termine e nei giorni seguenti è ufficialmente diventato il proprietario di Twitter, che è stato trasformato in un’azienda privata.
Non sono mancate le polemiche intorno all’acquisto da parte del capo di Tesla. In molti hanno espresso il loro disappunto, comprese numerose celebrità che hanno deciso di lasciare il social network. Solamente nelle scorse ore, le dichiarazioni dell’imprenditore – che ha spiegato di voler introdurre la possibilità di ottenere un account verificato tramite pagamento – sono finite al centro di una bufera online.
Questa mossa potrebbe essere legata alla volontà di monetizzare la piattaforma. L’imprenditore, infatti, per poter acquistare il social network ha sostenuto delle spese da capogiro. L’acquisto di Twitter gli è venuto a costare 44 miliardi di dollari.
La vendita delle azioni di Tesla
Nonostante l’inziale supporto di diversi imprenditori, molti di questi di sono ritirati durante le trattative per l’acquistato della piattaforma. In particolare quando Musk si era tirato indietro, accusando Twitter di avere troppi bot.
Così l’imprenditore, al momento dell’acquisto, aveva meno denaro di quanto si sarebbe aspettato: si è ritrovato con un buco di 4 miliardi di dollari al quale ha fatto fronte vendendo 19,5 milioni di azioni di Tesla (dal valore totale di 3,9 milioni di dollari). In questo modo oltre a poter usare i soldi per ripagare i prestiti che ha contratto durante l’acquisto di Tewitter, Musk potrà avere una somma da investire in caso di perdite di inserzionisti.